Resto al Sud Bando. Cos’è e perché devi assolutamente saperlo?

È finita l’epoca delle grandi migrazioni e si sta sviluppando, su tutto il territorio meridionale, una nuova consapevolezza volta a promuovere e incentivale la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali.

Resto al Sud è una policy in grado di contrastare la disoccupazione giovanile, la desertificazione dei paesi e la decrescita demografica nelle aree di intervento. L’ambizione e la speranza è quella di riuscire a contrastare la fuga dei talenti offrendo nuove e significative opportunità di valorizzare capacità professionali e competenze acquisite restando nella propria terra d’origine alimentandone la crescita economica e sociale.

Le aree d’intervento sono le regioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia oltre alle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria). Sono comprese le isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.

L’incentivo è destinato a uomini e donne con un’età compresa tra i 18 e i 55 anni residenti nelle aree di riferimento di “Resto al sud”. I fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro. Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie: le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.

Non sapete a chi rivolgervi? Ci siamo noi!

Chi intende aprire una nuova attività imprenditoriale o professionale, spesso, non sa a chi rivolgersi per avere una consulenza completa e competente. Per sapere come funziona Resto al Sud, l’incentivo previsto per sostenere lo sviluppo di imprese nelle regioni centro-meridionali d’Italia e nelle isole puoi rivolgerti alla nostra equipe di professionisti. Sapremo darti indicazioni su come accedere al finanziamento per le nuove attività imprenditoriali e professionali e indirizzarti verso la scelta migliore.

Come finanziare un sogno per fare impresa

Resto al Sud è una misura che funziona da diversi anni grazie, soprattutto, a cospicui finanziamenti statali, gestiti da Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, controllata dal ministero dell’Economia. Dalla sua creazione ha rappresentato un forte fattore di crescita per il Meridione e uno stimolo importante nel mondo del lavoro e dell’impresa. Nel corso degli anni, Resto al Sud, è stata potenziata e migliorata attraverso l’estensione dei limiti di età per partecipare (da 18 a 55 anni) e le categorie che possono accedere, in modo da comprendere anche i liberi professionisti che inizialmente non erano ammessi in quanto la misura originaria era destinata ai soli imprenditori. L’avvio di un’impresa è senza dubbio la fase più complessa, incerta e importante per lo sviluppo della stessa. Resto al Sud offre un sostegno importante concedendo un finanziamento in grado di coprire il 100% delle spese sostenute nella fase di inizio e sviluppo dell’attività. I soldi erogati sono per una parte a fondo perduto mentre, la restate parte, viene concessa attraverso un prestito bancario a tassi agevolati e garantito dal Fondo di garanzia per le piccole e medie e imprese.

 

Requisiti di accesso

Resto al Sud è una misura indirizzata a chi intende aprire una nuova attività imprenditoriale o professionale. Uomini e donne con un’età compresa tra i 18 e i 55 anni residenti nelle aree di intervento. Questo significa che, benché sia stata potenziata con un ampliamento della forbice anagrafica, c’è un limite di età per essere ammessi. Il richiedente, infatti, non deve avere più di 55 anni. Inoltre, chi richiede l’accesso alla misura “Resto al Sud” deve essere in possesso di altri requisiti.

Nello specifico:

  • non essere titolari di attività d’impresa alla data del 21 giugno 2017;
  • non essere amministratori di società iscritte al Registro delle imprese ed attive;
  • non avere partita Iva aperta ed attiva nei 12 mesi antecedenti per un’attività analoga a quella per cui si chiedono gli incentivi;
  • non aver beneficiato, nell’ultimo triennio, di altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità;
  • non avere un rapporto di lavoro a tempo indeterminato in corso alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni (quindi l’esistenza di un contratto di lavoro a tempo indeterminato non preclude la possibilità di presentare la domanda, purché il rapporto cessi prima dell’ammissione alla misura).

 

Attività finanziabili e spese ammissibili

Resto al Sud finanzia attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura oltre alla fornitura di servizi alle imprese e alle persone. Abbraccia le attività connesse al turismo, al commercio e alle attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria). Sono escluse le attività agricole.

Tra le spese ammissibili rientrano la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa); l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi; la fornitura di programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione; spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20% del programma di spesa. Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente.

 

Contributi a fondo perduto

La misura copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci. Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.

Inoltre è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto pari a 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale e fino a un massimo di 40.000 euro per le società. Il contributo viene erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi.

Come anticipato, le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili e sono così composte 50% di contributo a fondo perduto e 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia.

 

L’importanza di rivolgersi a professionisti esperti

Resto al Sud rappresenta un’opportunità importante per chi sceglie di restare nella propria terra e fare impresa. Tuttavia, prima di iniziare una nuova avventura, è bene rivolgersi a dei professionisti esperti che possano offrire una consulenza qualificata volta a chiarire il quadro di partenza e avviare la procedura per ottenere i finanziamenti previsti.

Supporto FenImprese Lecce
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