Come prendere la qualifica di IAP

Per chi decide di acquistare terreni atti all’agricoltura, per operare nel settore vinicolo o altre attività inerenti ad agricoltura o selvicoltura, in modo professionale e duraturo, deve conseguire la qualifica IAP grazie alla quale può beneficiare di una serie di vantaggi fiscali.

La qualifica IAP

Ai sensi dell’articolo 1 del decreto di legge del 29 marzo 2004 con “Disposizioni relative a materie e attività, integrità dell’azienda e semplificazione contabile in agricoltura, in conformità con l’articolo della legge 7 marzo 2003, n. 38:

Un imprenditore agricolo professionale (IAP) è qualcuno che, essendo in possesso di conoscenze e competenze professionali ai sensi dell’articolo 5 del regolamento n. 1257/1999 del Consiglio del 17 maggio 1999, si dedica alle attività agricole (elencate nell’articolo 2135 del codice civile), direttamente o come partner di una società, almeno il 50% del suo tempo di lavoro totale e chi guadagna da queste attività almeno il 50% del suo reddito.

I criteri richiesti dalla legge

La legge impone agli imprenditori agricoli la qualifica IAP in modo da avere un’adeguata conoscenza e competenza nel campo agricolo.

Prima di tutto, la dichiarazione dei redditi individuale deve dimostrare un reddito totale che, almeno per il 50%, dovrebbe essere effettuato attraverso le attività agricole sopra menzionate.

Se tali attività vengono svolte in aree svantaggiate, come indicato e identificato nell’arte. 17 del regolamento CE 1271/1999, la quota del reddito proveniente dall’attività agricola deve essere almeno del 25%, rispetto all’eventuale quota rimanente dei redditi prodotti dall’imprenditore agricolo.

Per il calcolo percentuale del reddito imponibile dichiarato, ai fini fiscali, l’ultima dichiarazione dei redditi individuali presentata tramite Modello Unico 730 dovrà essere utilizzata come riferimento per la richiesta di ammissione al corso di formazione IAP.

La stessa proporzione del 50% e del 25% può essere estesa al tempo di lavorazione e attività affrontata all’attività agricola.

Requisiti

Il candidato alla qualifica IAP deve avere almeno una laurea in scienze agricole o forestali, tecnologie alimentari o di un diploma di istituto tecnico con specializzazione in materie agrarie.

Inoltre, dovrà perseguire l’attività agricola come proprietario, comproprietario, coadiuvante familiare, amministratore oppure agricoltore per almeno tre anni prima di presentare la domanda di approvazione delle qualifiche.

Inoltre, una condizione irrevocabile per ottenere la qualifica IAP, è la frequenza obbligatoria ad un corso di formazione professionale in materie agricole, fatta eccezione, appunto, di chi in possesso dei suddetti titoli di studio.

Sviluppo economico

Al fine di facilitare lo sviluppo aziendale in agricoltura, il D.LGS 99/2004 ha rettificato il precedente decreto in cui si prevedeva il riconoscimento dell’imprenditore agricolo professionale privato.

In questo modo, con le nuove norme in merito, vengono sanciti criteri più specifici in cui le aziende, per mezzo di delegazioni interne, accedono alla qualifica IAP in modo quasi semplificato, o meglio, nella logica “uno per tutti” secondo i seguenti criteri:

  • Ditta individuale: l’imprenditore agricolo deve conseguire la qualifica IAP
  • Società di persone: è sufficiente che l’amministratore sia in possesso della qualifica
  • Cooperativa: 1/5 degli associati devono essere in possesso della qualifica IAP
  • Società di capitali: almeno uno o l’amministratore deve aver conseguito la qualifica IAP

 

Attribuzione della qualifica ai partner

In caso di società e cooperative private, l’attività svolta dai partner, se in presenza del criterio richiesto dalla legge, è adatta a consentire loro di ottenere la qualifica di imprenditori agricoli professionali

Società privata e società cooperativa: la qualifica può essere ottenuta in relazione alle singole attività commerciali e in relazione all’attività svolta come partner fintanto che i criteri richiesti dalla legge sussistano.

Nelle cooperative, il riconoscimento viene effettuato anche per i partner di lavoro se, al momento della domanda di appartenenza, il partner stabilisce la natura del rapporto di lavoro da cui verrà la classificazione, ovvero il 50% del tempo lavorativo impiegato in attività agricole ed il 50% dei redditi derivanti dalle stesse.

Società di capitali: come detto in precedenza, la qualifica è obbligatoria per almeno un amministratore, il quale non prende parte, come succede per la ditta individuale, alla gestione separata INPS.

Conclusione

Per operare professionalmente da imprenditore agricolo, si sa, come ogni attività professionale, occorre formazione, impegno e dedizione. L’agricoltura, anche se al 70% dettata da madre natura, ha bisogno di competenze al fine di essere svolta nel migliore dei modi ed onde evitare danni ambientali, frequentando un corso di formazione per ottenere la qualifica IAP si ha la certezza di svolgere la propria attività professionalmente.

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